Trento, 6 febbraio 2013

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Rado Stoytchev assieme ai figli Martina e Christian
(foto Trabalza)

L’allenatore della Trentino Volley Radostin Stoytchev questa mattina è stato ospite della settimanale trasmissione “Fuoricampo – il Volley parlato” su Radio Dolomiti per presentare il prossimo impegno in campionato ma anche per parlare, assieme ai conduttori Gabriele Biancardi e Laura Paolazzi, a 360 gradi di pallavolo e della sua squadra.
Di seguito alcuni dei passaggi più significativi dell'intervista.

MACERATA. Quella di domenica nelle Marche è una sfida importante, probabilmente decisiva per la corsa al primo posto della regular season, ma lo è soprattutto per noi che inseguiamo. Non conterà comunque solo per la classifica ma anche per tanti altri aspetti, soprattutto per quelli legati alla storia di questo confronto diretto. Indipendentemente dal risultato che maturerà, sono convinto che questo dualismo sia utile per far crescere entrambe le realtà. Per vincere dovremo giocare bene ma avere anche un po’ di fortuna, fattore talvolta decisivo quando affronti una gara che presenta un coefficiente di difficoltà così alto. Macerata è la migliore squadra d’Italia, è in testa alla classifica e in questo momento è sicuramente il punto di riferimento; noi la inseguiamo e proveremo a superarla. Il V-Day di Milano? E’ acqua passata, non abbiamo mai voluto far polemica su quella famosa palla di Kaziyski giudicata out perché comunque i nostri avversari avevano meritato tanto quanto noi quello scudetto arrivando per capacità proprie a giocarsi il titolo sino all'ultima azione”.
TRENTO.Sono un allenatore fortunato perché in questi sei anni trascorsi sulla panchina della Trentino Volley ho sempre potuto contare su una Società e uno staff di primissimo livello alle mie spalle. Senza questi fattori non avremmo potuto vincere così tanto; negli anni abbiamo sviluppato un ottimo metodo e una struttura che ha competenze in ogni settore offrendo le migliori risposte possibili alle problematiche che via via emergono. Il nostro gruppo di lavoro è diventato sempre più affiatato, tant’è vero che alcuni processi sono ormai automatici e ci permettono di risparmiare tantissimo tempo. Alla Società e alla Città di Trento devo solo dire grazie perché qui mi trovo benissimo e nel tempo sono riuscito a costruire legami importanti. Il futuro? Per me è un orgoglio essere l’allenatore di questa squadra e spero di restare ancora a lungo. Se la Società avrà bisogno di me io sarò sempre qui”.
MIGLIORAMENTI NEL GIOCO E VARIANTI TATTICHE.C’è sempre l’opportunità di migliorare il nostro gioco e ovviamente noi entriamo in palestra ogni giorno con questo obiettivo. A maggior ragione possiamo cercare di farlo in questo periodo perché abbiamo più tempo a disposizione, cosa che non ci è mai capitata in passato perché fra impegni di Champions League, Mondiale e Campionato spesso le nostre stagioni sono state contraddistinte da gare ufficiali ogni tre giorni. Non è comunque facile ottenere grandi miglioramenti perché partiamo già da un livello molto alto, avendo i giocatori migliori al mondo in ogni ruolo. In un atleta io cerco tre requisiti fondamentali: talento, umiltà e rispetto del lavoro di gruppo; tutte caratteristiche che ritrovo negli elementi che compongono questa rosa, panchina compresa. E’ vero che ogni allenatore vorrebbe avere sempre più alternative a propria disposizione ma io non posso certamente lamentarmi perché anche chi non è titolare ha grandissime qualità, esperienza e voglia di arrivare. Djuric centrale-opposto come Sokolov? Ipotesi interessante ma solo in caso di vera necessità, che noi fortunatamente non abbiamo visto che possiamo disporre di uno fra i migliori opposti del Mondo come Jan Stokr. Cuneo ha dovuto operare questa scelta perché era in emergenza al centro della rete. Juantorena è un giocatore straordinario, con lui è tutto più semplice. Nel sestetto base viene schierato vicino al palleggiatore perché è il nostro miglior ricettore e quindi può disimpegnarsi in questo fondamentale indifferentemente nelle varie zone del campo, permettendo a Kaziyski invece di trovarsi più spesso (quattro volte su sei) in posto 5 dove lui riesce a ricevere meglio”.
ITALIA E BULGARIA.Cosa porterei dell’Italia in Bulgaria? Tante cose, se ne devo indicare solo una direi però la vostra arte e le vostre splendide città che generano turismo da tutto il mondo. Cosa c’è nel mio paese che manca qui? Guardando il lato strettamente pratico dico i supermercati aperti ventiquattrore al giorno, utilissimi per chi come me lavora fino a tardi e spesso non riesce a trovare tempo per fare la spesa in orari tradizionali…”.

Clicca qui per scaricare il file in formato mp3 dell'intervista a Radostin Stoytchev


Trentino Volley S.p.A.
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